Descrizione
"Manifesta Mesta", "Artista fallito", "Non mi pagano ma mi danno visibilità".
Verità scritte a pennello e diffuse dal collettivo artistico Laboratorio Saccardi attraverso delle t-shirt.
«Vogliamo recuperare lo stile autentico pre industrializzazione – spiega Vincenzo Profeta – e prendere in giro gli stereotipi che secondo noi sono più evidenti. E poi anche Marinetti scriveva sulle sue camicie».
«Quasi come il lavoro d'ufficio – commentano – e anche Manifesta sarà una noia mortale. Questo invece per noi è un gioco per allontanarci dalla routine e un modo di tornare alla manualità e alla creatività». In vendita, le magliette stanno però diventando presenza fissa proprio negli armadi di quegli artisti e quei protagonisti del mondo culturale cittadino oggetto della burla: attori, musicisti, giornalisti e comunicatori scelgono di indossare la t-shirt con scritto “Artista fallito”, “Non ho mai scritto un libro” oppure “Non ho mai curato una mostra”.
Arte indossabile e arte popolare, non serigrafica, il punk contro la rivoluzione pop condotta da Andy Warhol. "Le magliette di protesta e artistiche prima di Warhol erano prodotti unici fatti a pennello – conclude Profeta – è con lui che si smette di fare protesta e grazie a lui oggi pure le pizzerie mettono in circolazione le magliette. Il vero artista di rottura, come Basquiat o come Kurt Cobain, che nasceva graffitaro prima dei Nirvana, scrivevano frasi provocatorie sui loro abiti con le loro stesse mani".
Il Laboratorio Saccardi è formato da due artisti, Vincenzo Profeta e Marco Leone Barone, che lavorano a Palermo. Il tema comune a tutte le opere è il carattere dissacrante e l'atteggiamento sarcastico verso l'art-system tradizionale. Per saperne di più, nella nostra sezione Artisti trovate una pagina a loro dedicata.