Pugliese di nascita, siciliano di adozione, Michele Di Donato nasce nel '68 in una famiglia dove si è sempre stati abituati a storicizzare i vari momenti di vita, le feste, le riunioni, con delle immagini. Suo padre fotografava qualsiasi cosa con la sua Voigtlander VITO C e filmava in Super 8 con una cinepresa Ricoh. A 9 anni Michele riceve in regalo la sua prima macchina fotografica: una Diana F.
Da allora non ha più smesso di fotografare e di cercare immagini nuove. Ama la fotografia di reportage e quella concettuale e ha partecipato a numerosi concorsi, vincendo premi e riconoscimenti, sia in Italia che all'estero.
Michele predigile la fotografia in bianco e nero, perchè il contrasto netto che questa offre rispecchia il suo modo di intendere l'immagine. L'uso del colore non è completamente bandito dalle sue foto, ma è sapientemente aggiunto quando necessario, con tonalità molto tenui, quasi accennate.
«La fotografia non mostra la realtà, mostra l'idea che se ne ha. E' per questo che fotografo. Ho deciso di fare delle foto invece di parlare. Fotografo per esprimermi, per non dimenticare ma, soprattutto, per non smettere di guardare».
Quello di Michele è quindi un racconto personale di qualcuno che non smette mai di guardarsi attorno e di voler catturare quello che vede.
Tra i suoi progetti più recenti, il suo primo libro, Fautographie, un volume che raccoglie alcuni dei suoi portfoli fotografici, un caleidoscopio di realtà diverse che l'artista costruisce sapientemente in un gioco di rimando tra il dato percepito, quello immaginario e quello sentito a un livello emozionale.
Su Putia.eu trovate alcune foto tratte dalla serie Forme dell'Impronta, una sua mostra personale che Putia ha avuto il piacere di ospitare (potete vederne una foto in alto).
Inoltre, trovate anche le fotografie del progetto fotografico "I Siciliani", con cui Michele rende omaggio alla Sicilia, terra che lo ha adottato, e ai suoi abitanti (potete vederne un esempio in basso).
Qui trovate il sito ufficiale di Michele Di Donato.