Riprende la rassegna “Leggere e amare” che, a partire da quest’anno, PUTIA art gallery ha voluto dedicare ai libri, in una relazione sempre presente e originale con altre arti.
Dopo averci lasciato questa estate con il libro Street Art in Sicilia, dopo Roberto Alajmo e il suo “L’estate del ’78”, PUTIA è lieta di presentare “Fautographie”, un volume che raccoglie alcuni dei portfoli fotografici di Michele Di Donato.
E’ il primo libro di un artista castelbuonese con cui la galleria collabora sin dagli inizi, arricchito dai contributi critici di Fabiola Di Maggio, dottore di ricerca in Studi Culturali Europei, antropologa delle immagini, curatrice d’arte e autrice di numerosi saggi e articoli. I Siciliani, Child, REM – Rapid Eye Movement, Non luoghi, Theatre, Nightlife, Life in Nowhere Land: questi i progetti che il volume raccoglie, un caleidoscopio di realtà diverse che Michele Di Donato costruisce sapientemente in un gioco di rimando tra il dato percepito, quello immaginario e quello sentito ad un livello emozionale. L’intersezione tra queste componenti, che Fabiola Di Maggio definisce “la formula fotografica” dell’artista, si risolve spesso in un cortocircuito visivo, nella naturale contrapposizione che esiste tra ciò che è, ciò che appare e ciò cui si anela.
Da questo cortocircuito deriva il nome che fa da titolo alla raccolta “Faut-ographie” (dal francese “faute-errore”) che fa di Michele Di Donato un fotografo dell’errore. È una dimensione certamente più rischiosa che lui esplora volentieri nella convinzione che lì risieda la vera forza delle immagini, libera dai filtri offuscanti di uno sguardo usuale.